#pilloledaisantuari

Il quinto santuario a Cepparo

Francesco viveva in una meravigliosa armonia con Dio, con gli altri, con la natura e con sé stesso

Francesco nel Cantico di frate sole glorifica l’Altissimo attraverso le sue creature, adorando il Signore per il Creato si unisce al canto di lode di ogni essere vivente. In Laudato si’ papa Francesco spiega che per il Poverello la Terra «è come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia». Il Poverello era in perfetta sintonia con le creature e sono molteplici gli episodi che narrano la sua tenerezza verso gli elementi della natura. La sua relazione con Dio e le persone è sempre al primo posto, ma vive una profonda armonia cum tucte le creature: come Adamo nell’Eden è in pace con tutti gli esseri viventi prima di essere contaminato dal peccato originale. Nella Valle Santa sorge un “quinto” santuario: il celebre Faggio nel bosco di Cepparo (Rivodutri). Si racconta che questa antica pianta, quasi unica al mondo, curvò i suoi rami per riparare Francesco sorpreso da un violento temporale. Il santo commosso la benedisse promettendo che se ne conserverà per sempre memoria. Papa Francesco ricorda che l’Assisiate è patrono di «tutti quelli che studiano e lavorano nel campo dell’ecologia, amato anche da molti che non sono cristiani. Egli manifestò un’attenzione particolare verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati. […] In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore». Francesco ama Dio, i fratelli e la creazione: tre affetti legati e non disgiunti, caratteristici di chi vive relazioni pacificate e appaganti.

Previous ArticleNext Article