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Il Basilico

Gradito aroma della nostra cucina mediterranea, nasconde, in realtà, antichi significati simbolici, diversi e contrastanti: ritenuto in passato da un lato pianta prodigiosa per la fecondità dall’altro pianta funerea

L’Ocimum basilicum L. è originario delle regioni dell’Asia tropicale, acclimatato in Europa da secoli e largamente coltivato in tutte le parti del globo a temperatura invernale mite, raramente lo si ritrova allo stato spontaneo.

Descrizione
Il basilico è una specie erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Il fusto è glabro, eretto, ramificato, a sezione quadrangolare, alto fino a 60 centimetri. Le foglie sono opposte, picciolate, di forma ovato-lanceolate, con margine dentato, l’apice è più o meno acuto, la superficie è lucida, glabra, lunghe fino a 6 centimetri. L’antesi avviene da maggio a settembre. I fiori sono raccolti in spighe verticillate all’ascella delle foglie superiori, sono bilabiati, di colore bianco o rosato, ognuno dei quali presenta un calice formato da un labbro superiore intero e uno inferiore suddiviso in quattro piccoli denti. Il frutto è un tetrachenio formato da quattro acheni ovoidi e di colore bruno scuro.

Usi e proprietà
In passato, le giovani coppie, erano solite mettere il basilico sul davanzale della finestra come simbolo del possesso da parte della donna del focolare domestico mentre le giovani spose lo utilizzavano come afrodisiaco in associazione con verbena, rosa, prezzemolo, camomilla e miele.
A Creta era simbolo di lutto mentre in Moldavia si usava far crescere il basilico sulle tombe per poi raccoglierne i fiori perché si credeva contenessero lo spirito del defunto.
Oggi sia la pianta intera che l’olio essenziale distillato hanno mostrato avere attività antimicrobiche, antielmintiche e antiparassitarie; il contenuto in olio essenziale spiega l’effetto carminativo, antispasmodico e stimolante rendendola un utile rimedio sia per il tratto gastrointestinale che per il sistema nervoso. Il macerato alcolico delle foglie viene usato come tonico e stimolante per frizioni e bagni. Il decotto o il succo delle giovani foglie può essere assunto oralmente come stimolante, carminativo e antidismenorroico o addirittura per aumentare la secrezione del latte nelle madri durante l’allattamento.
L’ infuso di foglie secche può donare sollievo in caso di mal di testa, ansia, insonnia o nelle infiammazioni del cavo orale se impiegato per sciacqui o gargarismi. Le foglie fresche aggiunte nei piatti sono utili per attenuare nausea e crampi allo stomaco; nella produzione di liquori digestivi e di prodotti cosmetici.

Degno
di un re
Il termine “Ocimum” deriva dalla parola greca “ózo” che significa “odorare” dovuto al suo caratteristico profumo mentre il termine specifico “basilicum” deriva dal termine greco “basilikós” e significa “regio, regale”.
Il basilico nell’antichità infatti veniva utilizzato dalle popolazioni dell’Asia, del Medio Oriente e del Mediterraneo per la realizzazione di preziosi profumi e nella celebrazione di riti sacri, durante i processi di imbalsamazione perché si credeva fosse di buon auspicio per il defunto nel passaggio al regno dei morti.

A cura di Fabiano Ermini e Roberta Zirone dell’Associazione Hortus Simplicium

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