Sala Mostre del Comune di Rieti

Sala Mostre del Comune  - Dal 26 novembre 2023 al 7 gennaio 2024 | Dal lunedì al venerdì: 10:00-12:30 e 15:00-18:00 | Sabato, domenica e festivi: 10:00-13:00 e 15:30-19:30

“Francesco e la vera storia del Presepe” Video proiezione

Una storia tenera, rivolta ai più piccoli e alle loro famiglie, per spiegare il senso originario della prima rappresentazione del presepe realizzata da San Francesco a Greccio. Un viaggio emozionante e tutto da scoprire!

Quando san Francesco giunse nella Valle Santa reatina, rimase affascinato dalla natura incontaminata dei luoghi, dalle fresche e abbondanti acque e dagli splendidi panorami. Proprio in questi luoghi visse alcuni dei momenti più importanti della sua vita spirituale.
Presso la sala mostre del Comune di Rieti, una video-narrazione racconterà a bambini e adulti cosa avvenne nella notte di Natale del lontano 1223.
Sarà possibile immergersi nella magia di quella notte anche leggendo un albo illustrato sulla rievocazione della Natività da parte del Santo, che potrà essere acquistato previa prenotazione, all’indirizzo email
info@valledelprimopresepe.it. I proventi della vendita saranno reimpiegati per il progetto.

“Con…Tatto con il Presepe” Esposizione del presepe tattile in 3d a cura di Regione Lazio e Lazio Innova Spa

Nel contesto della stampa 3D, la tecnologia di produzione additiva offre un approccio innovativo alla creazione di oggetti tridimensionali, strato dopo strato, mediante l’utilizzo di modelli digitali tridimensionali detti: Stereo lithography o in alternativa Standard Triangulation Language.
Questa metodologia rivoluzionaria consente la realizzazione di oggetti complessi, spesso al di là delle possibilità dei metodi tradizionali di produzione.

I filamenti per stampa 3D svolgono un ruolo cruciale in questo processo, fungendo da materiali di base per la creazione degli oggetti. Materiali comuni come il PLA, l’ABS e il PETG offrono caratteristiche uniche, come resistenza, flessibilità e svariati campi di utilizzo.
La scelta del filamento dipende dalle esigenze specifiche del progetto, consentendo una personalizzazione approfondita degli oggetti finali.

Parallelamente, la fotogrammetria emerge come una tecnica avanzata che utilizza fotografie per ottenere misurazioni precise di oggetti fisici e ambienti. Nel contesto della stampa 3D, la fotogrammetria diviene uno strumento efficace per acquisire modelli 3D dettagliati di oggetti preesistenti.
Con l’utilizzo di una buona macchina fotografica reflex e attraverso la cattura di una serie di immagini da varie angolazioni, si genera un modello tridimensionale, mediante l’elaborazione delle foto con software specializzati, fungendo da base per la stampa 3D di repliche o modifiche dell’oggetto originale.

Il progetto che vi presentiamo, incorpora entrambe queste tecnologie, e si chiama “Con-Tatto”. Lo scopo del progetto è di permettere a un pubblico ipovedente di avere una percezione chiara di sculture che non potrebbero essere fruibili otticamente ma invece, ricostruendo le stesse statue con le tecniche sopra descritte, con l’ausilio delle mani, possono toccare e quindi godere in parte la bellezza delle opere ricostruite. Utilizzando la fotogrammetria, si catturano quindi dettagli di sculture esistenti, creando modelli digitali. Successivamente i modelli creati vengono elaborati da un software Slicer che traduce l’oggetto digitale 3D, in linguaggio macchina detto: Gcode (Codice Geometrico) che sarà leggibile dalla stampante 3D.

La diversità di filamenti utilizzati, ha permesso una customizzazione importante, dando alle statue caratteristiche uniche come resistenza e finitura tattile superficiale di altissimo livello. Nello specifico, abbiamo utilizzato il filamento “PLA Z-Ultrat” per fornire alle opere, la giusta resistenza del corpo statua, preservando la finitura ultrafine delle pareti esterne delle opere.
Per la realizzazione di una scultura tipo sono state impiegate 32 ore macchina. Questa sinergia tra fotogrammetria e stampa 3D ha aperto nuove prospettive creative, consentendo di esplorare l’arte e la scultura in modo innovativo e accessibile.

Arte e tecnologia possono parlarsi, capirsi, intrecciarsi, e muoversi nella stessa direzione. Tramite la bellezza dell’arte, e la concretezza “scientifica” della tecnologia, si può investire per creare qualcosa di bello e di unico, allargando la platea di fruitori globali.

Ci troviamo in un periodo storico in cui nuove tecnologie possono valorizzare e aumentare la possibile fruizione dei bene artistici italiani ed esaltare la creatività delle persone, permettendo alle istituzioni di raggiungere settori e luoghi in cui normalmente l’arte era lontana.

Noi di Lazio Innova abbiamo sempre creduto in questo; ecco perché questo progetto assume una importanza territoriale importante.

 

 

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