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Il silenzio e l’ascolto di Dio

I santuari francescani della Valle Santa reatina avvicinano al Signore anche attraverso i sensi. Ad esempio con il silenzio, che consente l’ascolto della sua voce che giunge tra le mura antiche e la natura intatta

Non è raro che quando le persone si trovano a visitare gli Eremi, restino colpite dal grande silenzio che li pervade. Nella valle reatina, i quattro santuari, conservano ancora intatta questa caratteristica, condizione necessaria per chi vuole accostarsi alla preghiera contemplativa.

Infatti nel testo evangelico è scritto che Gesù pregava nel silenzio, in modo particolare di notte (Lc 6,12) ritirandosi in luoghi deserti (Lc 5,16; Mc 1,35).

Il silenzio è il contesto ideale per meditare la Parola di Dio, e lo sanno bene i monaci. Anche Francesco d’Assisi, amava ritirarsi in luoghi solitari, dove vivere in intimità con il suo Signore, riempiendo i boschi di gemiti e lacrime per quell’ “amore non amato”.

Scriveva David Maria Turoldo, rielaborando un testo biblico: “Mentre il silenzio fasciava la terra e la notte era a metà del suo corso, tu sei disceso, o Verbo di Dio, in solitudine e più alto silenzio”. In un modo prigioniero di tanti rumori, reimpariamo il silenzio luogo privilegiato dell’incontro e dell’ascolto.

A cura di padre Renzo Cocchi

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