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L’aloe vera

Pianta medicinale utilizzata dall’uomo da millenni per curare innumerevoli patologie e di cui fa uso tutt’ora per produrre farmaci, integratori e prodotti cosmetici

L’Aloe vera L. è una specie che appartiene alla famiglia delle Asphodelaceae ed è originaria dell’Africa Orientale. Nota per la sua grande adattabilità cresce bene sia nel bacino del Mediterraneo che nei paesi orientali come l’India, le isole dell’Oceano indiano, negli Stati Uniti, in Messico, in Venezuela e in Oceania, prediligendo rupi marittime tra i 0-200 metri di altitudine.

Descrizione
L’aloe è una pianta perenne che una volta matura può superare il metro sia in altezza che in diametro. Il fusto è legnoso e robusto, raramente ramificato, portante un denso ciuffo di foglie simili alla lama di una spada le quali sono lunghe almeno 50 centimetri e larghe alla base 13 centimetri, succulente, grasse, rigide e dentate sul bordo. Ogni foglia è composta da tre strati distinti: uno strato epidermico di tessuto fibroso e resistente; uno intermedio che contiene un lattice amaro e serve a protegge la pianta dai predatori; uno strato spongioso interno consistente in cellule parenchimatiche contenenti grandi vacuoli di gel trasparente e gelatinoso. I Fiori sono numerosi e gialli e la fioritura avviene in genere tra maggio e giugno. Il frutto è costituito da una capsula ovoide.

Utilizzi
Possiede una forte attività vulneraria sulle ferite, scottature ed infiammazioni della pelle; in grado di formare uno strato protettivo sull’area lesionata, velocizza i processi rigenerativi e cicatrizzanti. La sua facilità di coltivazione in casa la rende un eccellente rimedio di pronto soccorso per i piccoli incidenti domestici, basta rompere una foglia e raccogliere la linfa che ne fuoriesce. È utile in quasi tutti i problemi legati alla pelle, dove ci sia bisogno di astringenti ed emollienti e può essere usata per vene varicose. Svolge un’azione depurativa assunta sotto forma di succo riuscendo a neutralizzare e a favorire l’eliminazione delle tossine. Grazie all’azione sinergica degli antrachinoni e dell’acemannano, contenuti sia nella buccia, che nel gel, è capace di svolgere attività antimicrobica, antivirale ed antibatterica nei confronti di un ampio spettro di funghi, virus e batteri patogeni. Stimola le difese naturali dell’organismo, per cui è particolarmente utile nei soggetti immunodepressi, o da chi è soggetto spesso ad infezioni di qualsiasi natura. Il lavoro in questo caso è svolto soprattutto dall’acemannano, che stimola la risposta dei linfociti e l’attività dei macrofagi. Possiede proprietà antinfiammatoria che la rendono efficace nel risolvere problemi gastro-intestinali, dove l’acemannano gioca un ruolo cruciale, intervenendo sulle mucose e proteggendole; inoltre svolge attività antidolorifica grazie alla presenza di acido salicilico e di molecole steroidee vegetali, che agiscono inibendo l’effetto delle prostaglandine, mediatori dei processi derivanti dalle infiammazioni. Contiene inoltre un numero molto elevato di sostanze antiossidanti, che permettono di combattere i radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento e della degenerazione cellulare. Inoltre l’Aloe contiene delle sostanze in grado di aumentare la produzione e lo sviluppo dei fibroblasti, delle cellule presenti nel tessuto connettivo, responsabili della produzione di collagene, una proteina di sostegno che rende la pelle giovane ed elastica.

Padre Romano Zago
Nelle comunità povere del Brasile il succo di aloe unito al miele e a un distillato viene impiegato da anni per la cura del cancro e di numerose altre malattie. Padre Romano Zago, una volta venuto a conoscenza di questo succo, è riuscito ad ottenere la ricetta originale e a testarla su un malato di cancro alla prostata, dato ormai per spacciato dai medici. Nel giro di poche settimane è riuscito a guarirlo completamente. Di esperienze con esito positivo ne sono susseguite molte tanto da spingere padre Romano a divulgarle in un suo libro insieme a questa ricetta davvero miracolosa.

A cura di Fabiano Ermini e Roberta Zirone per l’Associazione Hortus Simplicium

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