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La curcuma

Nota anche come zafferano delle Indie e principale ingrediente del curry, la curcuma è una spezia indiana il cui utilizzo si sta sempre più diffondendo: ottima in cucina, dove si abbina perfettamente a carne, pesce, legumi e verdure, ma anche come rimedio naturale grazie alle sue numerose proprietà: scopriamole insieme

Il suo arrivo in Europa risale probabilmente all’epoca romana, grazie agli scambi commerciali che avvenivano con l’Asia e con il Medio Oriente. La Curcuma longa L. appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, è originaria di Giava, India, Malesia occidentale, Sumatra, Thailandia e Vietnam, dove viene coltivata fin da tempi remoti e dove cresce nelle foreste aperte, nelle aree paludose, dal livello del mare fino ai 1300 metri di altitudine.
Descrizione
È una pianta erbacea perenne dotata di un grande rizoma principale, da cui si originano le foglie, e da numerosi rizomi laterali disposti orizzontalmente, di colore giallo arancio all’interno. Le foglie alla base sono munite di un lungo picciolo, hanno una forma ovale-lanceolata, sono di colore verde uniforme e lunghe fino a 50 centimetri. I fiori sono raccolti in grandi infiorescenze, caratterizzati da brattee verdi alla base, mentre nella parte terminale di colore che varia dal rosa intenso al fucsia, e restano aperti per diverse settimane.

Proprietà e utilizzi
La curcuma viene utilizzata da secoli nella medicina tradizionale orientale per le sue proprietà antinfiammatorie, antivirali, antimicrobiche, analgesiche, antiossidanti, depurative, oltre che dimagranti e oggi più che mai grazie al facile reperimento sotto ogni sua forma. È soprattutto la curcumina, un elemento antiossidante, che dà il tipico colore al rizoma e che è la responsabile di tutte le proprietà benefiche di questa spezia. Sia il rizoma che i suoi estratti sono utili per contrastare le malattie infiammatorie croniche, intestinali e articolari, per riequilibrare l’apparato digerente. Studi condotti, in seguito alla sua assunzione regolare, hanno evidenziato un calo di zuccheri nel sangue in soggetti diabetici, un aumento del colesterolo HDL, quello “buono”, a scapito di quello LDL, “cattivo” e come facilita la digestione dei pasti particolarmente abbondanti e ricchi di grassi. Svolge inoltre un’attività antiossidante, utile nella prevenzione dell’invecchiamento precoce, e un’azione immunostimolante utile a rafforzare le difese dell’organismo. Un’altra proprietà della curcuma è data dalla sua azione stimolante sul sistema nervoso centrale e sul cervello. La curcumina aiuta a migliorare la memoria, a ridurre i sintomi della depressione, grazie alla sua influenza diretta sui livelli di serotonina e dopamina, due neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore. Da sempre è stata utilizzata per la tintura di pelli e tessuti, il suo vistoso colore infatti permette di ottenere facilmente dei gialli e degli arancioni molto brillanti. La sua polvere è l’ingrediente che dà il colore caratteristico al curry; il cui sapore è molto volatile mentre, al contrario, il colore si mantiene inalterato nel tempo. Per sfruttare al meglio tutte queste sue proprietà e beneficiarne così la nostra salute basterebbe riuscire ad integrarla nella nostra dieta quotidiana.

Come renderla più efficace
La curcuma abbinata alle sostanze giuste viene assimilata meglio e potenzia le sue proprietà. La piperina, contenuta nel pepe, ne migliora la biodisponibilità e le possibilità di utilizzo. I grassi buoni, in particolare gli Omega 3, ne velocizzano l’assorbimento. Un’altra sostanza che ne potenzia la sua azione è la quercetina, contenuta nei capperi, nelle mele, nell’uva nera, nella cipolla rossa, nel sedano e negli agrumi.

A cura di Fabiano Ermini e Roberto Zirone dell’Associazione Hortus Simplicium

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