Presepe emozionale a cura di Frate Indovino

Dal 26 novembre 2023 al 7 gennaio 2024

Dal lunedì al venerdì: 10:00-12:30 e 15:00-18:00
Sabato, domenica e festivi: 10:00-13:00 e 15:30 e 19:30 

Dall’8 gennaio 2024 al 2 febbraio 2024
Sabato e domenica 10:00-12:30 e 15:30-19:30

Il presepio di cartone più grande del mondo

Il Presepio Emozionale di Frate Indovino nasce nel 2016 dal desiderio dei frati Cappuccini dell’Umbria di rimarcare la devozione al presepio come strumento di evangelizzazione e rappresentazione di un aspetto culturale, oltre che spirituale, fortemente radicato nelle nostre tradizioni.

Con tale iniziativa si regala ai visitatori uno spettacolo unico perché il presepio emozionale è innovativo sotto diversi aspetti, come le dimensioni: si tratta di un’installazione tridimensionale visitabile dall’interno e percorribile a piedi perché le case e i personaggi sono a grandezza naturale. Occupa una superficie di circa 250 metri quadri ma la sua struttura modulare e autoportante può adattarsi a spazi più piccoli e a diverse planimetrie. Un modo per entrare fisicamente in una tradizione che diventa annuncio del mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, un modo per sentirevedere e toccare il Dio che si è fatto bambino.

Elementi che lo caratterizzano:

il cartone come materiale da costruzione: Frate indovino è legato alla natura per vocazione e per rispettare la vicinanza ai principi di eco sostenibilità ha utilizzato poco legno di recupero e soprattutto cartone ondulato stampato con colori a base d’acqua; l’ambientazione storica: le strutture del presepio rappresentano fedelmente le botteghe artigiane e le case di un borgo medievale, in omaggio all’epoca di San Francesco. I personaggi, artigiani e pastori, statue tridimensionali di cartone illustrate dal maestro Severino Baraldi, sono vestiti alla moda del ’200; le strutture motorizzate e gli effetti speciali: nel percorso del presepio sono presenti delle parti in movimento azionate da motorizzazioni nascoste.

 Ulteriori “effetti speciali” consistono nella simulazione realistica del fuoco e nella riproduzione di suoni e rumori di un borgo medievale; l’assenza di barriere architettoniche: tutte le aree del presepio consentono il comodo accesso a gruppi di persone, ai disabili in carrozzella e ai passeggini per bambini; e gli impianti tecnologici invisibili: l’intero presepio poggia sopra una pedana galleggiante rialzata da terra e rivestita in moquette.

Questa consente di non danneggiare i pavimenti su cui poggia il presepio e di nascondere i cablaggi dell’impianto di illuminazione e degli impianti tecnologici.

Il desiderio di Frate Indovino e dei progettisti è stato quello di ricreare un’ambientazione scenografica dove il visitatore possa emozionarsi sentendosi più attore che spettatore.

La prima installazione del Presepio Emozionale è stata quella del 2016 nella chiesa monumentale di S. Francesco a Gualdo Tadino. Il numero degli accessi è stato elevatissimo, oltre 15.000 nell’arco di un mese, e i commenti sono stati entusiastici.

Nel 2017, nella medesima sede, l’installazione si è arricchita di un’ulteriore sezione: la rappresentazione di uno spaccato della foresta Amazzonica (dove i Cappuccini dell’Umbria sono missionari da oltre 100 anni) con una tipica abitazione degli indios Tikuna (tridimensionale, in cartone e a grandezza naturale).

Nel 2018 il presepio è stato installato nel chiostro maiolicato del Monastero di Santa Chiara a Napoli, nel cuore del centro storico e dell’arte presepiale napoletana. Anche qui i commenti delle migliaia di visitatori sono stati calorosissimi.

Nel 2019 arriva a Roma nella Basilica di San Marco Evangelista in Campidoglio dove lungo la navata della parrocchia, ma anche nei giardinetti che si affacciano sul Vittoriano, padroneggiavano le sagome a grandezza naturale e colorate di pastori, pecorelle, lavandaie fino alla Sacra Famiglia.

Presepe di Caleruega

Il “Pesebre de Caleruega” è stato donato a “La Valle del Primo Presepe” dalla città spagnola di Caleruega, gemellata con il Comune di Rieti. L’opera dell’artista spagnolo Javier Sanz è un rilievo scultoreo su unico blocco di dimensioni 60x60x20, realizzato usando gres con ceramica dorata in due cotture, una a 1250 gradi e l’altra a 850 gradi.

L’artista ha tratto ispirazione dai rilievi del primo gotico, ambientando i personaggi della Natività di Betlemme nel contesto di Caleruega, con i suoi celebri monumenti come la Torre di San Domenico di Guzmán, il pozzo dove è nato il Santo e il chiostro del Convento delle Domenicane.

Nelle figure ha evidenziato attraverso rilievi gotici e oro ceramico la culla del bambino Gesù e alcune parti dei paramenti della Vergine Maria e di San Giuseppe.

Sagrada Família di Leitão & Irmão Joalheiros

Il Presepe di Leitão & Irmão è un’opera da collezione in argento che fa parte di un set creato appositamente in vista dell’ottocentenario del Primo Presepe.

Leitão & Irmão custodiscono l’arte orafa portoghese da secoli. Originaria di Porto, alla fine del XVIII secolo, Casa Leitão divenne un punto di riferimento nella gioielleria quando fu nominata, nel 1873, gioielleria ufficiale della Casa Imperial Brasileira da D. Pedro II, imperatore del Brasile e in seguito, nel 1887, gioielleria ufficiale della corona portoghese da D. Luís I, re del Portogallo.
Il titolo di Gioiellieri della Corona fa sì che Casa Leitão si trasferisca da Porto a Lisbona, accanto alla Corte, dove fonda un laboratorio di oreficeria “moderna” ancora oggi in funzione.

Di terra e colore: sculture mariane dai territori del sisma

Madonna lactans
Recuperata nel 2016 dalla chiesa di Sant’Agata di Grisciano (Accumoli), la scultura raffigura la Vergine in trono ritratta nell’atto di allattare il Bambino, un’iconografia piuttosto diffusa sulla civiltà rurale dell’Appennino centrale.
Pietà
Prima del sisma del 2016 la scultura si trovava sull’altare maggiore della chiesa di Santa Maria della Misericordia nel centro di Accumoli e ne rappresentava l’immagine simbolica principale. Recuperata in grandi frammenti dovuti al crollo dell’edificio, si presenta ora nella sua rinnovata integrità che fa apprezzare i dettagli del modellato e alcune parti.

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