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L’Ortica comune

Infliggere dolore immediato al solo contatto è uno dei modi in cui le piante possono dissuadere gli animali, uomo compreso, dal danneggiarle o mangiarle: a tutti sarà capitato di essere punti da un’ortica ma non allarmatevi nel nostro giardino è ben custodita.

L’Urtica dioica L. è una specie subcosmopolita spontanea e naturalizzata in gran parte dei Paesi del globo anche se con lacune importanti. In Italia è comune in tutto il territorio dove predilige incolti, boschi, aree antropizzate, bordi stradali, luoghi a mezz’ombra su terreni ricchi di nitrati, dal piano fino a 1800 metri ma spingendosi, a volte, anche fino ai 2300 metri di altitudine.

Descrizione
L’ortica è una specie erbacea perenne alta dai 30 ai 120 centimetri, di aspetto ruvido e colore verde carico. I rizomi sono stoloniferi, ramificati e striscianti da cui dipartono fusti robusti, eretti e striati a sezione ottusamente quadrata, di colore rossastro o giallastro, generalmente non ramificati e ricoperti di peli urticanti. Le foglie sono opposte, con quattro stipole libere, pubescenti su entrambe le facce, portate da un picciolo più corto del lembo fogliare, con lamina fogliare da ovato-lanceolata a lanceolata-lineare in alto, con base cuoriforme ed apice ristretto in un dente acuto, il margine è grossamente dentato col dente terminale più lungo di quelli adiacenti, la superficie è rugosa, cosparsa di corti peli semplici mescolati a peli lunghi e rigidi, urticanti che spezzandosi, al minimo contatto, secernono un liquido irritante. La fioritura avviene da maggio a novembre; generalmente è una specie dioica ossia portante i fiori unisessuali su piante diverse e riuniti in infiorescenze a racemi in verticilli posti all’ascella delle foglie superiori, penduli o ricurvi nelle piante femminili, patenti in quelle maschili. I fiori sono minuti e raggruppati in glomeruli, di colore giallo-verdastri o rossastri, con quattro tepali irsuti e persistenti nel frutto. Il frutto è un diclesio ovoide-ellittico, di colore marrone-olivastro, munito di un ciuffo di peli all’apice e racchiuso nei tepali accresciuti.

Proprietà ed utilizzi
Già nel Medioevo dai fusti delle ortiche venivano ricavate lunghe fibre simili a quelle della canapa utilizzate per la produzione di tessuti. I suoi principi attivi quali acido formico, istamina, vitamine A, C e K, sali minerali conferiscono alla pianta numerose proprietà molte delle quali riconosciute sin dall’antichità. Viene considerata pianta antiasmatica, ipoglicemica, antiforfora, galattogoga, emostatica, astringente, diuretica, tonica ed è utilizzata da industrie farmaceutiche e cosmetiche.
Oggigiorno la radice si è rivelata utile per combattere l’iperplasia benigna della prostata, favorendo l’eliminazione dei liquidi dal rene e a lenire i disturbi della minzione, riducendo i residui nelle vie urinarie. Le sue foglie sono da tempo utilizzate per il trattamento della pelle seborroica e in lozioni e shampoo contro la perdita di capelli. In passato con i mazzi di ortica si colpivano la schiena o gli arti per combattere dolori reumatici, lombaggini e sciatalgie. Sempre dalle foglie e dalle radici si ricavano coloranti usati anche per medicinali, cosmetici, prodotti igienici e liquori. Dalla pianta fatta macerare in acqua per 12 ore si ottiene un liquido dagli effetti antiparassitari, utile da spruzzare sulle piante infestate dagli afidi. È un’ottima pianta da foraggio ed infine oltre che per usi medicinali e cosmetici viene utilizzata in cucina come le altre verdure per preparare, minestre, contorni e ripieni di eccellente qualità.

Peli urticanti
I peli urticanti sono caratteristici di diversi generi della famiglia delle Urticaceae. La sensazione di bruciore iniziale è seguita da un’orticaria da contatto, tipicamente sotto forma di un certo numero di aree rosse sollevate che corrispondono ai punti della pelle in cui sono penetrati i peli urticanti, un tipo di tricomi. L’eruzione cutanea è pruriginosa e dolorosa, con gravità e durata dipendenti dall’estensione del contatto e dalle specie coinvolte. Presenti come genere in tutti i continenti, tranne l’Antartide, non tutte risultano essere inoffensive come l’ortica comune, la cui azione pungente è stata sfruttata anche come trattamento benefico per l’artrite ma bensì risultate perfino mortali al contatto.

A cura di Fabiano Ermini e Roberta Zirone dell’Associazione Hortus Simplicium

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