Dalle prime rappresentazioni alla Notte di Greccio del 1223: il Presepio conquista i cuori dei fedeli

Nella Chiesa dedicata al Santo di Assisi ripercorriamo le tappe che hanno portato alla Notte di Greccio e al Presepio di S. Francesco. Sin dalle origini, e parliamo dei primi secoli, addirittura decenni del cristianesimo, la rappresentazione della Natività è entrata nell’arte figurativa sacra e popolare. Inizialmente, la troviamo riprodotta in pitture e incisioni, soprattutto nelle catacombe e sulle lapidi o sui sarcofagi, da cui poi derivarono rappresentazioni tridimensionali ad alto e basso rilievo. Dopo la rappresentazione di Greccio, il Presepio entrò sempre più nel cuore dei fedeli, comparvero per la prima volta le grandi statue tridimensionali e alla sua realizzazione si dedicarono anche artisti di fama, come Arnolfo di Cambio, il cui Presepio del 1229 viene ritenuto il primo esempio, o tra i primi (insieme ad altre opere conservate a Venezia e Bologna), di quello che possiamo considerare il “presepio moderno”.