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Il mirto

Simbolo di gloria e onore, fin dall’antichità cingeva il capo degli uomini più valorosi e dei guerrieri per celebrare il loro valore, ma anche di fecondità, inserito tutt’oggi nei bouquet nuziali per augurare felicità e buona sorte: scopriamo insieme le altre sue virtù

Il Myrtus communis L. appartiene alla famiglia delle Myrtaceae ed è una specie originaria dell’Africa, Asia ed Europa. In consociazione a Lentisco, Rosmarino e i Cisti è uno dei principali componenti della macchia mediterranea prediligendo litorali, garighe dove forma densi cespugli resistenti al vento e adattandosi a qualsiasi tipo di terreno, tollerando bene la siccità e vegetando dal livello del mare sino a 500 metri di altitudine.

Descrizione
Il Mirto è un arbusto sempreverde dal caratteristico profumo aromatico e resinoso. Dal portamento eretto e con chioma densa, in condizioni favorevoli raggiunge anche i 5 metri di altezza.
Il fusto è lignificato e ramificato sin dalla base con rami opposti e ramuli angolosi. La corteccia a frattura longitudinale, è liscia e di colore grigio, eccetto che sui rami più giovani dove è rossastra mentre si sfalda in placche o strisce fibrose negli esemplari adulti.
Le foglie sono coriacee, semplici, opposte o in verticilli, sessili, con una lamina di 2-5 cm, di forma lanceolata o ellittica, con un margine intero, a volte leggermente revoluto e con apice acuto; la pagina superiore è di colore verde scuro, lucida mentre la pagina inferiore è di colore verde pallido, presenta piccole ghiandole ed è opaca. Se stropicciate, le foglie di questo arbusto, emettono una gradevole fragranza simile al profumo dell’arancio, dovuta alla presenza di mirtenolo.
La fioritura avviene da maggio a luglio e si manifesta con fiori bianchi, dal profumo molto intenso, solitari o appaiati all’ascella delle foglie e portati da lunghi peduncoli.
I frutti sono bacche subglobose o ellissoidi, glabre, di colore blu-nerastro, pruinose che giungono a maturazione fra ottobre e novembre e persistono sulla pianta sino a gennaio mentre i semi sono reniformi e di colore da bruno a biancastro.

Proprietà e utilizzi
Il mirto è un’interessante pianta dalle proprietà aromatiche e officinali proprio per il suo contenuto di resine, oli essenziali e tannini. Grazie alle sue proprietà balsamiche, astringenti, antisettiche ed antinfiammatorie si presta all’utilizzo sia in campo erboristico che farmaceutico e nello specifico per la cura di problematiche legate all’apparato digerente e al sistema respiratorio. Foglie e bacche sono impiegate nella medicina tradizionale per le proprietà antiossidanti, astringenti, antisettiche ed espettoranti. Di questa pianta possiamo utilizzare praticamente tutto: una volta essiccata, le foglie sono ottime per insaporire piatti a base di carne e pesce; i fiori invece possono essere utilizzati per ricavare delle portentose essenze utili in campo cosmetico. Le bacche sono eduli e in Sardegna, dove la pianta è particolarmente diffusa allo stato spontaneo, una volta raccolte, vengono impiegate proprio nella preparazione del tipico liquore “Mirto”. Le foglie, sia fresche che essiccate, sono utilizzate come spezie nella cucina mediterranea mentre il legno viene utilizzato per aromatizzare mediante affumicatura molte specialità locali e per la realizzazione di utensili, mobili e come legna da ardere.

Acqua degli Angeli
Il mirto ha conosciuto inoltre un impiego fitocosmetico che risale addirittura al Medioevo. Considerata la pianta della purezza e in particolare della purezza angelica, è divenuto l’ingrediente fondamentale per la preparazione dell’Acqua degli Angeli, un’acqua aromatica ai fiori di mirto utilizzata fin dall’antichità dalle dame per migliorare la carnagione del viso con un’azione tonificante e rinfrescante.

A cura di Fabiano Ermini e Roberta Zirone per l’Associazione Hortus Simplicium

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