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Il perdono non conosce tornaconto

Tra gli affreschi presenti nel chiostro del santuario di San Giacomo in Poggio Bustone, la scena del perdono di Assisi propone un episodio che bene esprime la sensibilità di san Francesco

«Fratelli, voglio mandarvi tutti in Paradiso!». Una frase celebre attribuita a san Francesco, che nel 1216 ottenne dal Papa il privilegio di un’indulgenza plenaria per tutti coloro che si sarebbero recati a Santa Maria degli Angeli, nota come la Porziuncola, il 2 di agosto. L’affresco seicentesco nel chiostro del Santuario di Poggio Bustone descrive la visione del Poverello, che vede sull’altare Gesù e Maria circondati da un tripudio di angeli: d’altronde il santo non volle alcun documento scritto, dicendo al signor Papa che la carta scritta era la Vergine, il notaio il Cristo e i testimoni gli angeli. Il 2 agosto tale privilegio è ora esteso a tutti i luoghi francescani. Non dimentichiamo poi che mentre a Poggio Bustone, nel 1208, Francesco ottiene il perdono per sé stesso, ad Assisi lo chiederà per tutti. La generosità degli amici di Dio in fondo è così: non conosce il tornaconto, ma solo il desiderio del bene da offrire ad ogni persona per la sua salvezza.

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